Sabato 22 Marzo 2025
REDAZIONE ESTERI

Pilota dimentica il passaporto: volo United da Los Angeles a Shanghai torna indietro

Sei ore di ritardo e un errore clamoroso: cosa è successo sul Boeing 787 sopra il Pacifico

Un aereo della United Airlines (Afp)

Un aereo della United Airlines (Afp)

Un volo della United Airlines diretto da Los Angeles a Shanghai è stato costretto a un imprevisto dietrofront dopo quasi due ore di viaggio sopra l’Oceano Pacifico. Il motivo? Uno dei piloti a bordo aveva dimenticato il passaporto, un documento indispensabile per l’ingresso in Cina. Quello che poteva sembrare un semplice contrattempo da film comico si è trasformato in un’odissea per i passeggeri, con un ritardo finale di sei ore e una deviazione imprevista verso San Francisco. L’episodio, avvenuto lo scorso sabato 22 marzo, ha scatenato polemiche, ironie sui social e interrogativi sulla gestione delle procedure da parte di una delle più grandi compagnie aeree al mondo. Ecco cosa è successo, come si è arrivati a questa situazione e quali sono state le reazioni.

Un decollo senza problemi, poi la sorpresa

Il volo UA 198, operato da un Boeing 787-9 Dreamliner, era decollato dall’aeroporto internazionale di Los Angeles (LAX) alle 13:47 ora locale, con destinazione Shanghai Pudong, un viaggio previsto di circa 13 ore e 50 minuti. A bordo, centinaia di passeggeri, tra cui turisti, uomini d’affari e famiglie, si preparavano a una traversata transpacifica senza intoppi. Ma dopo un’ora e 45 minuti di volo, mentre l’aereo sorvolava le acque del Pacifico, qualcosa è andato storto. L’annuncio arriva dall’interfono: una voce, descritta da alcuni come “frustrata”, informa i passeggeri che il velivolo deve tornare indietro. La ragione, inizialmente vaga, viene presto chiarita: uno dei piloti non ha con sé il passaporto.

Yang Shuhan, una passeggera cinese intervistata dalla CNN, ha raccontato di aver percepito un’atmosfera di confusione a bordo. “Abbiamo sentito il pilota parlare con tono contrariato, dicendo che aveva dimenticato il passaporto. All’inizio pensavamo fosse uno scherzo, ma poi l’aereo ha davvero invertito la rotta”. La destinazione non è stata Los Angeles, bensì l’aeroporto internazionale di San Francisco (SFO), dove il velivolo è atterrato per consentire la sostituzione del pilota.

Un aereo della United Airlines (Ansa)
Un aereo della United Airlines (Ansa)

Un errore umano con conseguenze operative

La United Airlines ha confermato l’accaduto con una dichiarazione ufficiale: “Il volo UA 198 da Los Angeles a Shanghai è stato deviato a San Francisco perché uno dei piloti non aveva con sé il passaporto”. Un portavoce della compagnia ha spiegato che si è trattato di un “problema legato all’equipaggio”, un eufemismo che nasconde un errore tanto banale quanto clamoroso. Senza il passaporto, il pilota non avrebbe potuto legalmente entrare in territorio cinese, rendendo necessario il rientro e la sostituzione con un nuovo membro dell’equipaggio.

Dopo l’atterraggio a San Francisco, il pilota “smemorato” è stato sostituito, e il volo è ripartito intorno alle 21:00 ora locale, atterrando infine a Shanghai con circa sei ore di ritardo rispetto all’orario previsto. Per i passeggeri, questo ha significato un’attesa snervante e, per molti, la perdita di coincidenze o impegni importanti nella metropoli cinese. La United Airlines si è scusata pubblicamente, assicurando che sta “rivedendo l’incidente per evitare che si ripeta” e offrendo rimborsi o voucher ai passeggeri colpiti, ma il danno d’immagine è ormai fatto.

Un caso che fa riflettere

Come è possibile che un pilota, responsabile della sicurezza di un volo internazionale, dimentichi un documento così fondamentale? La domanda circola tra esperti di aviazione e utenti dei social media. In effetti, i piloti, come tutti i membri dell’equipaggio, sono tenuti a rispettare rigide normative internazionali. Il passaporto non è solo un requisito burocratico: è una garanzia che consente alle autorità di un paese straniero di identificare e autorizzare l’ingresso di chi arriva dall’estero. Senza di esso, il pilota sarebbe stato bloccato a Shanghai, creando ulteriori complicazioni logistiche.

Alcuni analisti suggeriscono che l’errore possa essere legato alla fretta o a una svista durante i controlli pre-volo. “I piloti sono esseri umani, e anche loro possono sbagliare”, ha commentato John Cox, ex pilota e consulente aeronautico, in un’intervista a AirLive. “Ma ci si aspetta che le compagnie abbiano procedure per verificare che tutto sia in ordine prima del decollo”. La United Airlines non ha specificato se il problema sia emerso solo in volo – magari durante una verifica interna – o se sia stato segnalato dalle autorità cinesi in anticipo. Quel che è certo è che l’incidente solleva dubbi sull’efficacia dei protocolli interni della compagnia.

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Reazioni tra ironia e indignazione

La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo, alimentando reazioni contrastanti. Su piattaforme come X, molti utenti hanno ironizzato sull’accaduto. “Il pilota che dimentica il passaporto è il mio spirito guida”, ha scritto un utente, mentre un altro ha aggiunto: “Immaginatevi dire ai passeggeri: ‘Scusate, torno indietro perché ho lasciato il passaporto sul comodino’”. In Cina, la vicenda è esplosa su Red Note, l’equivalente locale di Instagram, dove i passeggeri hanno espresso frustrazione per il disagio subito, spingendo la United Airlines a rilasciare una seconda dichiarazione di scuse mirata al pubblico cinese.

Non sono mancate, però, critiche più serie. “È assurdo che un errore del genere avvenga su un volo internazionale di una compagnia come United”, ha scritto un commentatore su un forum di aviazione. Altri hanno puntato il dito contro la gestione del personale, chiedendosi come un pilota possa essere salito a bordo senza che il problema fosse notato prima. L’episodio arriva in un momento delicato per l’industria aerea statunitense, già alle prese con ritardi, cancellazioni e problemi tecnici durante il periodo di alta stagione pasquale.

Un precedente non isolato

Non è la prima volta che un volo deve cambiare rotta per motivi legati all’equipaggio. Nel 2019, un volo British Airways diretto a Düsseldorf atterrò per errore a Edimburgo a causa di un malinteso sui documenti di volo. E nel 2020, la Pakistan International Airlines fu bandita dai cieli europei dopo che si scoprì che decine di piloti avevano licenze false. Sebbene il caso di United Airlines sia meno grave, rientra in una casistica di errori umani che, pur rari, possono avere conseguenze significative.

Per la United, una delle principali compagnie aeree al mondo con oltre 92.000 dipendenti e una flotta di quasi 900 aerei, questo incidente rappresenta una macchia sulla sua reputazione. La compagnia ha promesso un’indagine interna, ma per ora non ha fornito dettagli su eventuali sanzioni al pilota o modifiche alle procedure.

Lezioni per il futuro

L’episodio del volo UA 198 è destinato a rimanere nella memoria come un esempio di quanto anche i sistemi più sofisticati possano inciampare su dettagli apparentemente banali. Per i passeggeri, è stato un inconveniente frustrante ma senza conseguenze drammatiche. Per l’industria aeronautica, è un promemoria: la tecnologia può portare gli aerei a 10.000 metri di altezza, ma la catena di sicurezza dipende ancora dall’attenzione umana.

Mentre il Boeing 787-9 completava il suo viaggio verso Shanghai con un nuovo pilota al comando, a terra si continuava a discutere. La United Airlines dovrà ora lavorare per riconquistare la fiducia dei suoi clienti e dimostrare che un passaporto dimenticato non è lo specchio di problemi più grandi. Nel frattempo, il pilota senza documenti – il cui nome non è stato reso noto – potrebbe aver imparato una lezione che non dimenticherà mai: controllare la borsa prima di decollare.